#Cambiamoagricoltura in convegno a Roma il 23 Gennaio
La Politica Agricola Comune post 2020 avrà il ruolo di promuovere e guidare la transizione verso un’agricoltura più sostenibile per contribuire al Green New Deal proposto dalla nuova Commissione UE.
Per questo sarà compito della futura PAC promuovere la resilienza del settore contribuendo a risolvere le crisi ambientali globali e locali, e mantenendo vitali i territori rurali, continuando a garantire la sostenibilità economica per gli agricoltori. La PAC post 2020 dovrà, quindi, assicurare che l’agricoltura svolga appieno il suo ruolo in materia di ambiente, conservazione della natura e contrasto ai cambiamenti climatici anche grazie alle innovazioni digitali che renderanno più facile il lavoro degli agricoltori, riducendo allo stesso tempo gli oneri burocratici e sostenendo il ricambio generazionale.
Con le proposte dei nuovi Regolamenti per il settennato 2021-2027, presentate il 1 Giugno 2018 dal precedente Commissario UE all’agricoltura Hogan, si è delineata una nuova struttura della PAC, con alcune importanti novità rispetto alla programmazione attuale. La proposta è articolata in 3 Regolamenti e più precisamente un regolamento sull’organizzazione comune dei mercati (OCM),un regolamento orizzontale sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della PAC e il più innovativo regolamento sui Piani Strategici Nazionali della PAC. Questo regolamento introduce importanti novità in merito alla costruzione di strategie nazionali che coinvolgono entrambi i pilastri della PAC, dai pagamenti diretti agli agricoltori, al sostegno allo sviluppo rurale, ai programmi di sostegno settoriali.
La futura PAC sarà incentrata su nove obiettivi generali che riflettono l’importanza economica, sociale e ambientale della politica agricola dell’Unione. Tre di questi obiettivi riguardano la sostenibilità ambientale dell’agricoltura, chiamata a svolgere un ruolo importante per contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento a essi, allo sviluppo di energie sostenibili, promuovere lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria, contribuire alla tutela della biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi rurali.
La futura PAC prevede una maggiore sussidiarità agli Stati membri, che dovranno redigere un unico Piano Strategico Nazionale che contenga gli obiettivi da raggiungere e gli strumenti per farlo provenienti sia dal I che dal II pilastro. I Piani Strategici della PAC delineano il modo in cui ciascun paese intende conseguire gli obiettivi generali della politica. Gli Stati membri potranno adeguare gli strumenti alle loro esigenze specifiche precisandone le modalità nel proprio Piano Strategico della PAC. Questo dovrebbe portare a una maggiore integrazione tra i due fondi e migliorare l’efficienza nel raggiungimento dei nove obiettivi, anche in considerazione della riformulazione di alcuni strumenti di sostegno e l’introduzione nel I Pilastro dello strumento degli Ecoschemi. Gli Stati membri saranno quindi più liberi di decidere come conseguire al meglio gli obiettivi comuni, rispondendo al contempo alle esigenze specifiche dei loro agricoltori, delle loro comunità rurali e della società nel suo insieme. Nel Piano Strategico Nazionale saranno definiti anche i target intermedi per conseguire gli obiettivi, la cui realizzazione sarà valutata a livello degli Stati membri e verificata dalla Commissione europea in un nuovo esercizio annuale di monitoraggio e revisione. Il Piano Strategico Nazionale della PAC richiederà l’approvazione preventiva della Commissione europea al fine di garantire che rimanga coerente con gli obiettivi più generali dell’UE, che preservi la natura comune della politica e non provochi distorsioni del mercato unico o comporti oneri eccessivi per i beneficiari e le amministrazioni.
La definizione del Piano Strategico Nazionale della PAC dovrà avvenire attraverso un percorso partecipato con tutti gli attori sociali ed economici interessati, fin dalle sue fasi preliminari dedicate all’analisi del contesto nazionale attraverso la redazione di una specifica SWOT analisi. Ad oggi nel nostro paese non è stato ancora avviato un confronto formale tra soggetti istituzionali (Ministeri e Regioni) e i vari attori sociali ed economici interessati.
Questo convegno della Coalizione #CambiamoAgricoltura vuole offrire l’occasione per un primo confronto tra tutte le parti che dovranno contribuire nei prossimi mesi alla definizione del Piano Strategico Nazionale della futura PAC per il nostro Paese. La finalità del Convegno è pertanto stimolare il dibattito sull’impostazione e contenuti del Piano Strategico Nazionale, in attesa della definitiva approvazione dei nuovi Regolamenti UE, proponendo anche le possibili modalità di lavoro comune tra tutti i soggetti interessati per assicurare un autentico processo partecipato nella programmazione della futura PAC post 2020.
E’ possibile rivedere la registrazione dell’intera giornata su https://www.radioradicale.it/scheda/595778/pac-post-2020-verso-il-piano-strategico-nazionale. Tutte le presentazioni del convegno sono consultabili a questo link