Trilogo PAC: scarsa trasparenza e ambizione, per questo chiediamo #withdrawthecap
In seguito al voto del Parlamento e il pronunciamento del Consiglio alla fine del Mese di ottobre, il 10 novembre ha preso avvio il negoziato del Trilogo, che vede partecipare la Commissione, rappresentata dal Vicepresidente esecutivo Timmermans e il Commissario all’agricoltura Wojciechowski, i rapporteur del Parlamento Europeo e Julia Klöckner Ministra dell’Agricoltura tedesca in rappresentanza del Consiglio (in quanto è in corso il semestre di presidenza tedesca dell’Unione).
I negoziati del Trilogo si svolgono a porte chiuse e i verbali non sono pubblici, limitando così, di fatto, l’accesso alle informazioni su una delle più importanti politiche Europee ad osservatori esterni. Per questo i coordinamenti europei e le coalizioni nazionali, tra cui CambiamoAgricoltura, hanno inviato una lettera aperta chiedendo che il negoziato diventi trasparente ed esca dalla cortina di fumo nel quale è avvolto.
Le organizzazioni Europee e Nazionali, così come noi di CambiamoAgricoltura, sono molto scettiche sui risultati che questo negoziato potrà portare alla luce delle posizioni espresse dal Parlamento e dal Consiglio nei loro voti del 21 e 23 Ottobre scorso.
In merito alle ambizioni per una transizione ecologica che la futura PAC dovrebbe avere, per raggiungere gli obiettivi del Green Deal, la Coalizione CambiamoAgricoltura ha redatto, grazie anche ai contributi dei parternariati europei, un’analisi delle posizioni espressa in una tabella tecnica e in infografiche informative, disponibili nella sezione download del nostro sito. Un’altra analisi del voto del Parlamento Europe è stata redatta da ARC2020 che mette in evidenza le incongruenze con il GreenDeal .
Forti moniti all’inconsistenza di questa politica sul fronte ambientale, ma anche sociale, sono arrivati da tre importanti documenti. Il primo è l’analisi annuale della Corte dei Conti Europea sul monitoraggio della spesa, che dedica un intero capitolo alla PAC in cui si afferma testualmente che “i pagamenti diretti agli agricoltori hanno ridotto le fluttuazioni dei redditi degli agricoltori, ma non mirano ad assicurare un tenore di vita equo agli agricoltori. Inoltre, è emerso che le misure della PAC hanno un basso impatto nel contrastare i cambiamenti climatici.”
Una bocciatura della presente programmazione e un monito per quella futura viene anche da uno studio indipendente richiesto dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, basato sulle evidenze scientifiche che dichiara inequivocabilmente che questa PAC non è aderente al GreenDeal e che il voto del Parlamento manca di ambizione ambientale e sociale.
Infine ancora più critico è l’articolo scientifico firmato da 30 scienziati europei che già avevano redatto il decalogo degli interventi indispensabili per il futuro sostenibile della PAC.
Per tutti questi motivi le associazioni Europee, insieme anche ai giovani di Friday for Future hanno deciso di continuare a chiedere alla Commissione Europea di ritirare la proposta delle PAC, all’insegna dell’hashtag #WithDrawTheCAP. Oltre a diverse azioni social, 27 organizzazioni europee e coordinamenti nazionali tra cui CambiamoAgricoltura hanno scritto una lettera alla Presidente Von der Leyen per chiedere alla Commissione un atto di coraggio e di responsabilità nei confronti del futuro dei cittadini europei.
A questi appelli la commissione ha tenuto un comportamento bivalente; la Presidente ha confermato la validità della proposta della PAC, ma il Vicepresidente Timmermans, a cui ricordiamo è stato dato il mandato di sedere al tavolo del trilogo insieme al commissario all’agricoltura, si è detto molto deluso dell’intero pacchetto e non ha escluso l’ipotesi di ritiro della proposta. Posizione ribadita anche in un suo incontro con Greta Thunberg.
Nel frattempo il trilogo procede, la prossima data prima della pausa festiva sarà il 17 Dicembre. Si prevedono ancora alcuni mesi di negoziato, almeno fino alla primavera. CambiamoAgricoltura continuerà a monitorare l’andamento del negoziato.
Sul fronte interno, invece, la Coalizione ha chiesto al MIPAFF, in diverse riunioni tecniche, un aggiornamento del processo di scrittura del Piano Strategico Nazionale, che ogni Stato Membro deve redigere e che nel nostro Paese è fermo alla fase della SWOT.
In queste occasioni è stato anche chiesto nelle prossime fasi sia garantita una reale partecipazione del partenariato anche sociale, come richiesto espressamente dai regolamenti Europei e non avvenuto in fase di redazione della SWOT.
Il Ministero ha assicurato che entro Gennaio verrà formalizzato il tavolo tecnico di partenariato e stilato un calendario dei lavori a partire dall’analisi delle Necessità a cui CREA ed ISMEA stanno già lavorando.
CambiamoAgricoltura ha quindi chiesto, in attesa di una conferma di istituzione del tavolo, che l’analisi delle Necessità sia stilata strettamente sui risultati della SWOT e dei Policy Brief.
Nel frattempo la Commissione Europea sta lavorando a un documento di raccomandazioni per i diversi stati membri che verrà reso pubblico intorno al 18 Dicembre e di cui vi daremo conto tempestivamente.
Per sollecitare maggiore trasparenza nel processo di redazione del Piano Strategico Nazionale e un ruolo proattivo da parte del Ministero dell’Ambiente la Coalizione CambiamoAgricoltura invierà prima delle feste due distinte lettere ai Ministri dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, e dell’Ambiente, Sergio Costa, con la richiesta di incontri per un confronto a livello politico sugli scenari futuri dell’agricoltura italiana in relazione alle sfide del Green Deal, in particolare per raggiungere gli obiettivi indicati dalle due Strategie UE “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”.
È ora necessario più che mai tenere alta l’attenzione sulla PAC sia a livello Europeo che Nazionale perché senza una reale transizione agroecologica i target del GreenDeal e degli Accordi di Parigi si riveleranno di nuovo il libro dei sogni, ma questa volta il nostro Pianeta non ha più tempo.