#cambiamoagricoltura buone pratiche e analisi dei piani di sviluppo rurale
#CambiamoAgricoltura nasce grazie al sostegno che Fondazione Cariplo ha concesso al progetto “La nostra agricoltura, il nostro cibo, il nostro ambiente. Campagna per una politica agricola sostenibile nell’Unione europea”.
Questo progetto condotto da Lipu, WWF, Legambiente e FAI, grazie al supporto delle altre organizzazioni che hanno aderito alla campagna, oltre a essere stato fondamentale nel permettere di seguire il processo di riforma della PAC in modo costante, di realizzare convegni e incontri e di scrivere il documento di dettaglio di analisi della Politica Agricola Comune pubblicato su questo sito il 13 luglio scorso, ci ha permesso di realizzare altri due importanti prodotti analitici.
Il primo è un’analisi di come i Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2020 delle regioni Lombardia e Piemonte affrontano il tema della biodiversità, scaricabile QUI. Compito dei Programmi di Sviluppo Rurale (PSR), nucleo del cosiddetto Secondo Pilastro della PAC, è quello di “fornire sostegno alle zone rurali dell’Unione e far fronte all’ampia gamma di sfide di carattere economico, ambientale e sociale del XXI secolo”. Si è voluto, quindi, attraverso un approccio analitico, verificare il tipo di sostegno offerto dalle Operazioni contenute nei programmi di due regioni simbolo, alle esigenze di conservazione della biodiversità di ecosistemi peculiari: prati pascoli, aree boscate, agrosistemi intensivi di pianura, risaie, fondovalle alpini, torbiere, aree umide e baragge. Dall’analisi è emerso un quadro variegato, di operazioni che perseguono gli obiettivi di tutela della biodiversità, anche se a volte migliorabili, come le operazioni sui pascoli o sulle risaie, altre dai risvolti incerti, come le operazioni di prevenzione ai danni alle foreste. Vi sono anche operazioni, che, viceversa, risultano dannose per la biodiversità, come gli incentivi all’infrastrutturazione, soprattutto se mal progettati e gestiti. È inoltre emerso la necessità di dare maggiore enfasi alle misure collettive (in particolare la 16), nonché anche da questa analisi, si è confermata l’urgenza di una revisione, non solo nella formulazione dei PSR delle singole regioni, ma un cambio di paradigma a livello di politiche agricole europee.
Il secondo documento dal titolo eloquente “Storie dal Territorio” (scaricabile QUI) ci mostra invece, che conciliare agricoltura e sostenibilità ambientale e sociale, non è solo opportuno, ma anche possibile. Il volume è una raccolta di 22 testimonianze e spaccati da tutta Italia di un’agricoltura in divenire che guarda alle nuove sfide del mondo rurale ed è stato realizzato attraverso interviste ai protagonisti e di una ricca documentazione fotografica.
Queste storie narrano di esperienze che oggi stanno in campo nel nostro Paese, di una agricoltura fatta di imprese che già hanno saputo ripensare le proprie modalità produttive, il proprio rapporto con il mercato e con la comunità, aziende che inglobano nella loro attività e nel valore dei loro prodotti la cura per il paesaggio e la biodiversità, ripristinando così un patto vitale con la comunità che condivide il territorio da cui esse dipendono.
Una serie di buone pratiche che dimostrano, che se anche a volte non è facile, si può fare e che CambiareAgricoltura è possibile.